Luca Franchini

Luca Franchini, commentatore del wrestling WWE su DMAX, è un personaggio più unico che raro, così come la sua storia fatta di passione per il wrestling.

Il Wrestling in Italia ha vissuto alti e bassi ma, anche grazie all’impegno di Luca Franchini e del suo inseparabile collega Michele Posa,  è tornata ormai da anni in pianta stabile sui palinsesti dei principali network televisivi, da Stream a Sky, ora su Discovery e sulla piattaforma D Plus, con le gesta degli atleti della WWE commentate dalla sua inconfondibile voce.

Raccontare la storia di Luca Franchini per me è un grande onore. Per una serie di circostanze, sono stato testimone diretto della sua incredibile evoluzione. Una storia di crescita professionale che mi ha insegnato quanto la forza di volontà, i sogni e le passioni possano guidare il nostro destino.

Con Luca Franchini ho condiviso molto: più di 20 anni fa abbiamo viaggiato assieme in auto dall’Italia alla Germania per vedere uno show dell’allora WWF. Ho passato una nottata in bianco perchè russava troppo. Assieme a lui ho persino visto un UFO…

Bè, o qualsiasi cosa fosse.

Luca Franchini e Michele Posa hanno appena festeggiato i 20 anni al commento della World Wrestling Entertainment nel nostro paese ed hanno ricevuto molti riconoscimenti per questo prestigioso traguardo.

N.B. Quella che segue è un’intervista che Luca Franchini ha rilasciato per questo sito quando ancora lui e Posa erano accasati a Sky.

D. Ciao Luca, grazie per aver accettato di raccontare la tua storia sulle pagine del mio blog.
Inizierei chiedendoti di presentarti a chi non ti conosce spiegando di cosa ti occupi.

R. Mi chiamo Luca Franchini e sono una delle voci storiche del wrestling WWE per quanto riguarda la tv italiana. Ho iniziato diciotto anni fa su Stream che poi nel 2003 è diventata Sky unendosi a Telepiù. Dal 2010 presto la mia voce anche per il wrestling WWE sul digitale terrestre di Cielo.
Sono anche ospite fisso del programma GoalDeejay condotto da Diletta Leotta sempre su Sky Sport dove mi occupo delle situazioni più imbarazzanti dei campionati di calcio. Sono anche la voce ufficiale della DRL – Drone Racing League sempre su Sky Sport. In passato ho anche commentato per qualche stagione i darts (freccette) su Fox Sports. Infine ho da mettere a referto anche un paio di stagioni di BattleBots (battaglie per robot) su Blaze Tv.

D. Partiamo dagli inizi, quando ancora non lavoravi a Sky e non eri un personaggio noto. Di cosa ti occupavi?

R. Ero un agente di commercio e mi occupavo della vendita di burro e formaggi per una nota azienda varesina. Guidavo un furgone 10/12 ore al giorno visitando i clienti per cinque giorni alla settimana.

D. Come vivevi il tuo precedente lavoro rispetto alla grande, grandissima passione per il Wrestling che hai sempre coltivato?

R. Beh direi dedicando a partire dal 1997 buona parte del mio tempo libero a costruire il primo sito internet in italiano dedicato al wrestling

D. Quando e come hai capito di avere le carte in regola per provare a inseguire il tuo sogno?

R. Nel novembre 1999 ho collaborato in veste di autore alle puntate del wresting WCW che andavano in onda su Italia 1 commentate da due deejay di Radio 101, Cavallone e Sironi. Ecco, in quelle giornate dove seguivo da vicino come si doppiavano delle puntate di wrestling ho capito che forse quel lavoro avrei potuto farlo anche io

D. Come ti sei mosso concretamente all’inizio per riuscire a farti ascoltare “ai piani alti” delle TV?

R. Nella primavera dell’anno 2000, il mensile “Satellite” riportava che a partire dal successivo mese di Maggio Stream TV avrebbe messo in palinsesto il wresting sul canale Sport Stream che stava per nascere. Mi misi in contatto con l’ufficio stampa dell’emittente romana che mi girò il contatto di colui che sarebbe diventato poi il direttore del canale, Fabio Guadagnini. Fu lui che mise insieme me e il mio collega storico Michele Posa costituendo la coppia di commentatori di wrestling più longeva di sempre, tanto che a settembre festeggeremo proprio 18 anni di attività ininterrotta.


D. Ora che la tua più grande passione è diventata il tuo lavoro, ti senti pienamente soddisfatto dal punto di vista professionale? Oppure l’appetito vien mangiando?

R. Sono molto soddisfatto. Credo di avere ottenuto tutto quello che era possibile ottenere facendo il commentatore WWE in Italia. Ho partecipato a tre edizioni di WrestleMania commentando dal vivo (2015, 2016 e 2018) in eventi che si tengono negli stadi o nei dome americani davanti ad 80/100 mila spettatori.
Mi vengono i brividi solo a pensarci. Devo però aggiungere che la mia passione verso il lavoro che faccio è sempre quella del primo giorno. Quella della immutata passione e dedizione verso il mio lavoro è la chiave per mantenersi sempre al top in un mondo così competitivo come quello televisivo.

D. So che oltre alla tua attività di telecronista hai intrapreso anche dei progetti paralleli; mi riferisco ad esempio al tuo blog sul motociclismo. Cosa rappresentano per te? Nuove opportunità o altri modi di esprimere e raccontare le tue passioni?

R. La mia pagina dedicata ai giri che faccio con la mia Harley è un vero e proprio toccasana per me. Mi piace condividere con gli appassionati di moto e mototurismo e con chi ama la vita da biker i giri che faccio attraverso percorsi, foto e video. Lo scorso anno ho avuto la possibilità di fare un mega giro di oltre 3200 km negli USA in solitaria tra New Mexico, Arizona, Utah, Colorado e Texas che ha rappresentato per me la più bella esperienza di vita per quanto riguarda i viaggi.

D. Qual è la caratteristiche personale che più di ogni altra ti ha aiutato a farti strada in un mondo quale quello della TV, dove sicuramente la concorrenza è agguerrita

R. Senza ombra di dubbio “l’avere le spalle grosse”. Ovvero andare avanti per la propria strada sicuri dei propri mezzi e delle proprie capacità e contestualmente imparando dai propri errori.

D. Sei molto attivo sui social. Che opinione hai di questi media? Hai dei consigli pratici per sfruttarli al meglio?

R. Diciamo che ultimamente mi sto dedicando molto ad Instagram, social che amo tantissimo perché mi permette di condividere sia il lavoro che le mie passioni. Indubbiamente anche Facebook lo seguo con attenzione ma l’ultimo cambio di algortimo credo abbia dato una inclinazione negativa verso chi come me, aveva costruito negli anni una platea di oltre 100 mila follower e che adesso si ritrova in mano poco e niente a meno che tu non paghi affinchè i tuoi post vengano visualizzati.

D. Hai mai letto un libro o visto un film che in qualche modo ti ha cambiato la vita?

R. Beh ho letto parecchi libri che riguardano la Route 66 tanto da portarmi a fare il viaggio di cui ti parlavo prima. Per quanto riguarda invece l’aspetto cinematografico ti cito il film “La Battaglia delle Midway” del 1976 perché fu uno dei primi film trasmessi in Italia in Dolby Sorround. Ricordo perfettamente, e forse ancora con più enfasi siccome avevo solo 11 anni all’epoca, che gli effetti sonori degli aerei e delle bombe che cadevano era talmente reale da farti sobbalzare dalla sedia. Se però dovessi indicare qualcosa di tangibile che mi ha letteralmente cambiato la vita, beh non avrei alcun dubbio e ti direi Internet.
Sono stato uno dei primi a capire nel lontano anno di grazia 1996, quando su internet non c’era praticamente nessuno, quale fossero le potenzialità della rete. Che mediante il world wide web potevi arrivare ovunque. Che avevi per le mani un mezzo pazzesco per far conoscere le tue idee, le tue passioni e raggiungere migliaia di persone.  Ricordo perfettamente come se fosse adesso come in quegli anni spesi ore e ore della mia vita ad imparare il codice HTML per generare le pagine internet, per assemblare i primi rudimentali siti internet. Per realizzare le prime gif animate. E tu, caro Paolo, sei stato mio complice di quelle prime sperimentazioni attraverso lo sviluppo di banner e semplici font grafici che 22 anni fa sembravano cose appartenenti al futuro.

A dirla breve, eravamo avanti anni luce.

D. Quale credi sia il consiglio “padre” per tutti quelli che inseguono un sogno o più semplicemente un obiettivo professionale ma faticano a raggiungerlo?

R. Di continuare  a credere in se stessi con costanza e perseveranza. Alla fine, i risultati arrivano. Magari ci si impiega più tempo ma la soddisfazione sarà ancora maggiore

Grazie mille Luca per il tuo tempo e per aver condiviso con noi una storia davvero edificante che sicuramente saprà dare forti motivazioni a chi sogna di trasformare le proprie passioni nel proprio lavoro.

Se anche tu hai un sogno, un desiderio o un’aspirazione ricordati il famoso detto: “se puoi pensarlo, puoi farlo”. Luca Franchini è l’esempio lampante del potere che tutti noi abbiamo per manipolare le nostre vite e guidare i nostri destini. Luca Franchini non si è mai seduto ad aspettare la così detta “manna dal cielo”; ha lottato per il suo sogno e, nel giro di pochi anni, è passato dal consegnare formaggi a commentare dal vivo un evento di wrestling davanti a 100.000 spettatori negli USA.

Esistono diversi libri che spiegano come la nostra forza di volontà ed il potere dei nostri pensieri siano in grado di veicolare il flusso degli eventi che muovono le nostre vite. Te ne consiglio due su tutti, vere e proprie pietre miliari nella letteratura della crescita personale.

Sto parlando di Pensa e arricchisci te stesso, di Napoleon Hill e di The Secret, di Rhonda Byrne. Questi due libri hanno letteralmente cambiato la vita di centinaia di migliaia di persone, compresa la mia.

Se invece vuoi approfondire alcuni “dietro alle quinte” sul wrestling e sulla carriera di Luca Franchini e del suo collega Michele Posa, ti consiglio il loro libro “Intorno al ring”.

Prima di lasciare questo sito, ti invito a leggere un’altra storia di una persona che sta dedicando la sua vita alla disciplina del Wrestling: sto parlando di Erik Ganzerli.

Che valori ti ha trasmesso la storia di Luca Franchini? Fammelo sapere lasciando un commento qui sotto!

Per continuare a seguire Luca Franchini:

“Il Godzilla” Luca Franchini Facebook Official Page

MotoGodz – Il motoblog di Luca Franchini a.k.a. “Il Godzilla”

Luca Franchini Twitter Official Account

Luca Franchini Instagram Official Account

Luca Franchini Youtube Official Channel


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